Libri – Arkady Renko nella zona di esclusione

Come faccio a farvi una recensione di questo libro senza spoilerare? Ragazzi, leggetelo! Bellissimo. Come vi ho sempre detto, non amo i romanzi e non sono tra le mie letture abituali. Però questa volta, attratta dal fatto che le vicende di questo poliziesco si sviluppavano anche nella zona di esclusione, mi ci sono buttata a capofitto. "Lupo mangia cane" è il quarto romanzo che

Libri – Arkady Renko nella zona di esclusione2022-01-01T17:37:29+00:00

La zona di esclusione dopo due anni di stop forzato – Cosa sta cambiando

Cosa è cambiato nella zona di esclusione in questi due anni di mia assenza? Tante cose. E non certo a causa della sopraggiunta pandemia. Ma andiamo con ordine. Lo scorso Ottobre (2021) sono riuscita finalmente a ripartire per la zona di esclusione, dopo ben 613 giorni di assenza. Ho contato ogni singolo giorno da quando tornai dal mio ultimo viaggio, il 27 Gennaio 2020,

La zona di esclusione dopo due anni di stop forzato – Cosa sta cambiando2021-12-25T16:12:53+00:00

Arte, natura, svago e aggregazione – Il Cafè Pripyat

Il Cafè Pripyat era il luogo di ritrovo e di svago della città. E' forse il luogo più popolare della Zona di esclusione, ora come allora. Il Cafè sorge sulle rive del fiume Pripyat, proprio dove il corso d'acqua crea una sorta di lago. Ed è grazie a questa rientranza creata dal letto del fiume che si poteva usare come luogo di partenza per

Arte, natura, svago e aggregazione – Il Cafè Pripyat2021-06-06T19:03:24+00:00

Pripyat come un museo – Stanislav Malalian

Stanislav, classe 1989, e sua moglie Viktoria, un anno più giovane, sono visitatori illegali della zona di esclusione di Chornobyl. Nell'immaginario comune vengono chiamati Stalker. Questo nome deriva dal film, del 1979, diretto da Andrej Tarkovskij, che si intitola proprio Stalker. Film liberamente ispirato al romanzo "Pic nic sul ciglio della strada" dei fratelli Strugackij, edito nel 1971. Nel libro, così come nel film,

Pripyat come un museo – Stanislav Malalian2021-05-25T06:23:03+00:00

Come l’amore resiste a un disastro nucleare – Hanna Zavorotnya e la sorella Sonya

Baba Hanna è senza dubbio la babuskha più conosciuta di Chernobyl. Hanna Zavorotnya ha 85 anni, è una donna sempre sorridente, forte e allegra. Dei suoi 85 anni interamente vissuti nel villaggio di Kupovate, 35 sono stati condivisi con le conseguenze di un disastro nucleare.Hanna e la sorella Sonya, hanno sempre vissuto in questo villaggio, figlie di generazioni di contadini. Nel 1986 Hanna lavorava nel

Come l’amore resiste a un disastro nucleare – Hanna Zavorotnya e la sorella Sonya2021-01-15T06:59:11+00:00

L’edilizia sovietica – Pripyat, la città modello

L'architettura Sovietica è, a parere mio, estremamente affascinante. Non ho avuto modo di viaggiare in URSS perchè ero davvero molto giovane in quell'epoca, ma dal giorno in cui sono approdata nella zona di esclusione di Chernobyl sono entrata in contatto diretto con un museo a cielo aperto, forse l'unico luogo nel mondo dove non è arrivata la globalizzazione e il revisionismo storico. Sappiamo bene

L’edilizia sovietica – Pripyat, la città modello2020-10-17T18:38:44+00:00

La voce della centrale nucleare di Chernobyl (ChNPP)-Stanislav Shekstelo

Per molti di voi, questo uomo non necessita di presentazioni! Stanislav Shekstelo, è un uomo che ti strega subito con la sua simpatia e la sua professionalità. Chi ha visitato la centrale nucleare di Chernobyl, durante uno dei miei tour, ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarne la personalità, nonchè la grande preparazione sul tema. Lui è il PR Manager all'interno del ChNPP (Chernobyl

La voce della centrale nucleare di Chernobyl (ChNPP)-Stanislav Shekstelo2020-04-08T12:43:09+00:00

E vissero per sempre felici e contenti-Pripyat, 34 anni dopo

Non sono io che ho cercato Chernobyl e la sua storia, ma è Chernobyl che ha trovato me. Lo dico da sempre e gli eventi dell'ultimo anno lo dimostrano continuamente. Chernobyl mi trova in tutti i modi ed io ho semplicemente scelto di lasciarmi trovare. Ho la grande fortuna di vivere in questa epoca tecnologica ed ho scelto di usare questa tecnologia per divulgare

E vissero per sempre felici e contenti-Pripyat, 34 anni dopo2021-05-01T15:03:16+00:00

Turismo nucleare a Chernobyl-dal disastro al desiderio di conoscere la Storia

Questo 2019 sembra essere l'anno di "Chernobyl". La serie tv di HBO ha portato Chernobyl nelle case del mondo intero. Un disastro nucleare, che proprio quest'anno ha compiuto 33 anni, dimenticato (o ignorato) dai più per tre decenni, è tornato alla ribalta nel momento in cui è stato offerto all'utenza che ha potuto usufruirne comodamente seduta sul divano del proprio salotto. Difficile digerire il

Turismo nucleare a Chernobyl-dal disastro al desiderio di conoscere la Storia2020-10-05T06:58:21+00:00

I bambini di Chernobyl-Igor Pavlovets

In una intervista, ad una rivista inglese, Igor Pavlovets dichiara: "ho avuto una vita brillante nonostante io sia diverso". Un altro di quegli argomenti di cui non esiste alcun articolo in lingua italiana è proprio questo: la vita di Igor! Ne parlai nel 2018 nella mia pagina facebook Diario di un viaggio a Chernobyl (https://www.facebook.com/diariodiunviaggioachernobyl/posts/1857022764317030?__tn__=-R) e oggi ho deciso di pubblicarne la storia anche

I bambini di Chernobyl-Igor Pavlovets2020-10-30T07:20:49+00:00
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