Come sei finita a Chernobyl?!

Molto spesso mi è stato chiesto: "come sei finita a Chernobyl?!" Potrei dare la solita risposta (peraltro vera, ma banale): "perchè questa storia mi ha accompagnata tutta la vita, l'ho vissuta da bambina italiana, quando non si poteva mangiare la verdura, bere latte, bla bla bla." Questa è la storia di tutti noi che c'eravamo all'epoca dell'incidente. La parola "Chernobyl", così strana e così

Come sei finita a Chernobyl?!2020-10-15T08:58:36+00:00

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –

Quando dico che un viaggio nella Zona di esclusione di Chornobyl è un viaggio attraverso la storia, intendo proprio ciò che segue. Durante la mia prima visita alla città di Pripyat, la mia attenzione venne attirata da una sorta di “fungo” situato a fianco della stazione degli autobus. Poteva sembrare una biglietteria, ma essendo appena stata all'interno della stazione stessa dove avevo individuato la

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –2021-06-02T14:54:07+00:00

Viaggio culturale nella Zona di esclusione di Chernobyl – FAQ

Era il 2015, quando intrapresi il mio primo viaggio da sola nella zona di esclusione di Chornobyl. Da allora non ho mai più smesso di viaggiare in questa terra. Ho all'attivo più di venti viaggi, oltre 60 gg trascorsi nella zona di esclusione e solo una pandemia è riuscita a stoppare il mio lungo e infinito esplorare. Nessuno torna dalla zona di Chornobyl senza

Viaggio culturale nella Zona di esclusione di Chernobyl – FAQ2021-05-26T17:04:02+00:00

C’è vita nella zona di esclusione di Chernobyl – La natura si è ripresa i suoi spazi

Il 26 Aprile 2016 il Bergamo Post scriveva in proposito ai miei viaggi: "Qualche tempo fa, La Nazione ha ospitato sulle proprie pagine virtuali un interessante diario di viaggio di due fotografi, Emanuele Cosimi e Francesca Gorzanelli, che hanno vissuto 6 giorni all’interno della cosiddetta “Area X”, i 4.200 chilometri quadrati circa della zona di esclusione creata in seguito al tragico incidente nucleare del 26 aprile

C’è vita nella zona di esclusione di Chernobyl – La natura si è ripresa i suoi spazi2021-04-05T12:19:19+00:00