Storia di una donna evacuata da Pripyat – Lara

Lara ha 67 anni, fa la badante in Italia e vive a Vignola, cittadina emiliana, situata a metà strada tra Modena e Bologna. Vignola è la città dove io sono nata e cresciuta e dove Lara è rinata, dopo quel tragico 26 aprile 1986. Strano il destino delle persone. Io e lei legate da due città: Pripyat, luogo di cui non posso più fare a meno, la

Storia di una donna evacuata da Pripyat – Lara2021-01-03T18:37:55+00:00

Sala controllo reattore #4 – centrale nucleare di Chernobyl

30 Settembre 2015 Ero al mio primo viaggio nella Zona di esclusione, al penultimo giorno di cinque incredibili giorni. Inutile negare che, come in tutte le cose, la prima volta non si scorda mai. E in questo caso specifico non dimenticherò mai quel viaggio proprio perchè ebbi l'esclusiva opportunità di entrare nella sala comandi del reattore 4. Il New Safe Confinement non era ancora

Sala controllo reattore #4 – centrale nucleare di Chernobyl2021-01-03T18:23:21+00:00

Natale con Baba Maria

Mesi di programmazione, con la certezza che non avrei avuto certezze! Gennaio nella Zona è quanto di più climaticamente difficile si possa affrontare laggiù. Il programma era chiaro e semplice: "6 Gennaio, vigilia del Natale ortodosso, saremo da Maria. Portate qualche regalino, se desiderate, almeno avrà un pacchetto anche lei da scartare! Cibo e medicinali li compreremo a Kiev." Tutti i partecipanti al viaggio

Natale con Baba Maria2019-10-26T18:11:07+00:00

Dove il dramma umano ebbe inizio – Ospedale di Pripyat

L'ospedale di Pripyat, per me, non ha nome in italiano: si chiama semplicemente "Pripyat hospital". Perchè? Perchè è uno dei luoghi più noti di questa città e della triste storia che l'avvolge, ed è universalmente conosciuto con questo nome. Credo che sia anche il luogo più inquietante dell'intera zona di esclusione di Chernobyl. Il più freddo, il più pauroso e senza dubbio il luogo

Dove il dramma umano ebbe inizio – Ospedale di Pripyat2021-06-13T12:43:40+00:00

Slavutych, la sorella di Pripyat

Slavutych è l'ultimo esempio di utopismo comunista. E' letteralmente la sorella di Pripyat. Fu costruita immediatamente dopo l'evacuazione della famosa Atom Grad (la città dell'atomo), proprio per ospitare i lavoratori della centrale nucleare. Sorge nell'oblast di Chernighov, a circa 45 km dalla sorella maggiore, distanza strategica studiata per non rientrare nell'area di esclusione (che di norma interessa le aree entro i 30 km dalle

Slavutych, la sorella di Pripyat2020-10-08T09:03:39+00:00

Igor Kostin

Quando si parla di Chernobyl e della sua storia non si può non menzionare anche Igor Kostin. Igor Fedorovich Kostin, classe 1936, è uno dei cinque fotografi al mondo ad aver fotografato, nell'immediato, l'incidente alla centrale nucleare e la sua liquidazione nei mesi a venire. E non solo, fu anche il primo a documentare fotograficamente le gravissime conseguenze del grande irraggiamento assorbito dai feti

Igor Kostin2021-05-06T13:51:43+00:00

Impressioni del Dott. Cocchi, dopo aver partecipato ad un mio viaggio a Chernobyl

"La scala internazionale degli eventi nucleari (international nuclear events) classifica gli eventi critici per la sicurezza negli impianti nucleari secondo una scala che comprendono 7 livelli (da 1 a 7). L’incidente di Chernobyl occorso il 26 aprile 1986 è stato l’unico evento classificato fino al livello 7. Il reattore di Chernobyl era costruito in modo tale che si potesse verificare una reazione nucleare a

Impressioni del Dott. Cocchi, dopo aver partecipato ad un mio viaggio a Chernobyl2019-10-26T18:13:41+00:00

Come sei finita a Chernobyl?!

Molto spesso mi è stato chiesto: "come sei finita a Chernobyl?!" Potrei dare la solita risposta (peraltro vera, ma banale): "perchè questa storia mi ha accompagnata tutta la vita, l'ho vissuta da bambina italiana, quando non si poteva mangiare la verdura, bere latte, bla bla bla." Questa è la storia di tutti noi che c'eravamo all'epoca dell'incidente. La parola "Chernobyl", così strana e così

Come sei finita a Chernobyl?!2020-10-15T08:58:36+00:00

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –

Quando dico che un viaggio nella Zona di esclusione di Chornobyl è un viaggio attraverso la storia, intendo proprio ciò che segue. Durante la mia prima visita alla città di Pripyat, la mia attenzione venne attirata da una sorta di “fungo” situato a fianco della stazione degli autobus. Poteva sembrare una biglietteria, ma essendo appena stata all'interno della stazione stessa dove avevo individuato la

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –2021-06-02T14:54:07+00:00

Come l’amore resiste a un disastro nucleare-Ivan e Maria

Di Ivan e Maria ho parlato davvero molto in questi anni, sulla mia pagina facebook, Diario di un viaggio a Chernobyl (https://www.facebook.com/diariodiunviaggioachernobyl/). Non ne avevo mai parlato sul mio blog, ma è giunta l'ora di farlo. Ivan ci ha lasciati questa settimana, (6 ottobre 2018) all'età di 83 anni, 32 dei quali vissuti a stretto contatto con un nemico invisibile: la radiazione. Ivan era

Come l’amore resiste a un disastro nucleare-Ivan e Maria2020-07-02T15:05:24+00:00
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